Report Direttiva UE sul Whistleblowing: Recepimento e attuazione in Europa

Una panoramica circa l’attuazione della Direttiva UE sul Whistleblowing negli Stati membri

Scaricando il whitepaper potete scoprire:

Situazione giuridica aggiornata al 23 dicembre 2022 e soggetta a modifiche. Documento in lingua inglese e in costante aggiornamento.

Nell’aprile 2018 la Commissione Europea ha proposto di introdurre nuove misure volte a fornire una protezione uniforme e maggiore per i segnalanti (in inglese “whistleblower“) e nel marzo 2019 è stato raggiunto un accordo provvisorio tra gli Stati membri e il Parlamento europeo. Di conseguenza, è stata introdotta la Direttiva UE sul Whistleblowing 2019/1937 che mira a fornire standard minimi comuni di protezione per i whistleblower in tutta l’Unione Europea e cerca di porre fine a una confusa rete frammentaria di legislazioni nazionali in materia di whistleblowing. Nonostante il termine per il recepimento della nuova normativa era fissato per il 17 dicembre 2021, la maggior parte degli Stati membri dell’UE non ha rispettato il termine e diversi Paesi non hanno ancora introdotto una legge a riguardo. La seguente guida, che è stata realizzata con l’aiuto di diversi partner internazionali di EQS Group, vi permette di avere un quadro il più completo possibile circa il processo di trasposizione della Direttiva in corso nell’Unione Europea.

Sebbene il whitepaper approfondisca il processo legislativo in Europa, di seguito potete trovare una panoramica della situazione a livello nazionale circa il recepimento della Direttiva:

Austria

In corso

IUn progetto di legge preliminare della “HinweisgeberInnnenschutzgesetz o HSchG” dell’Austria, la nuova legge austriaca sulla protezione dei whistleblower, è stato pubblicato nel giugno 2022 e dovrebbe entrare in vigore all’inizio dell’autunno. Attualmente solo gli stati di Vorarlberg, Tirolo e Burgenland hanno leggi in vigore sul whistleblowing e la nuova legislazione porterà il paese a uno standard di protezione nazionale ed europeo universale.

Belgio

In corso

Il 25 febbraio 2022 il governo federale belga ha raggiunto un accordo preliminare su un progetto di legge di recepimento della Direttiva UE sul Whistleblowing nel settore privato, ma deve ancora essere riesaminato da diverse autorità prima di essere discusso e infine adottato dal parlamento. Quando il processo sarà completato, la nuova legislazione apporterà miglioramenti significativi nella protezione dei segnalanti belgi.

Bulgaria

In corso

Sebbene la Bulgaria non abbia attuato la Direttiva UE 2019/1937 prima della scadenza, una nuova legge di recepimento è entrata in parlamento nell’aprile 2022. La normativa adotta gli standard minimi della legislazione dell’UE per la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’UE e nazionale e la data di fine della discussione pubblica è il 23 maggio 2022. La nuova legge entrerà in vigore un anno dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Bulgaria.

Croazia

Implementata

Dopo due votazioni alla fine del 2021, il parlamento croato ha recepito la Direttiva UE sul Whistleblowing adottando “la legge croata sulla protezione dei whistleblower” . La nuova normativa ha colmato le lacune della precedente legislazione in materia di whistleblowing nel paese e ha incorporato meccanismi estesi, portando la Croazia in linea con il nuovo standard di protezione europeo.

Cipro

Implementata

La Direttiva UE sul Whistleblowing è stata recepita a Cipro il 4 febbraio 2022, quando è stata pubblicata la legge “Protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto sindacale e nazionale” nella Gazzetta ufficiale. Con la nuova normativa sono state introdotte una serie di nuove disposizioni in materia di segnalazione interna ed esterna, nonché ampie misure di protezione per i segnalanti del settore pubblico e privato.

Danimarca

Implementata

La Danimarca ha approvato la sua legge sulla protezione dei whistleblower (Lov om beskyttelse af whistleblowere) il 24 giugno 2021 obbligando tutti i datori di lavoro con più di 50 dipendenti a implementare un sistema di whistleblowing interno. La Danimarca è nota per essere stato il primo stato membro dell’UE a recepire la Direttiva UE sul Whistleblowing nel diritto nazionale.

Estonia

In corso

Il processo di recepimento in corso in Estonia, dove un nuovo disegno di legge sulla protezione dei whistleblower ha approvato la prima lettura in parlamento all’inizio del 2022. Ha ricevuto pesanti critiche e centinaia di emendamenti ed è improbabile che la sua entrata in vigore, prevista per il 1° giugno 2022, avvenga. Il processo frustrante è esacerbato dal fatto che nel diritto estone non esiste una regolamentazione valida congiunta e intersettoriale per la protezione dei segnalanti.

Finlandia

In corso

La Finlandia si sta avvicinando al recepimento della direttiva e una proposta di legge sulla protezione dei whistleblower sarà inviata al parlamento entro la fine di settembre 2022. La normativa migliorerà sostanzialmente la protezione dei segnalanti e consentirà ai datori di lavoro di ricevere e affrontare casi sospetti di illeciti. Sebbene la legislazione allineerà la Finlandia alla nuova normativa europea, dovrebbe includere anche una serie di integrazioni nazionali.

Francia

Implementata

Dopo diversi mesi di discussioni parlamentari e una positiva pronuncia del Consiglio costituzionale francese, in Francia è stata approvata la legge di recepimento della Direttiva 2019/1937. La normativa modifica la legge Sapin 2 esistente, che copre tutti gli enti con 50 o più dipendenti, pubblici o privati. Ufficialmente intitolata “LOI n° 2022-401 du 21 mars 2022 visant à améliorer la protection des lanceurs d’alerte”, la nuova legge rappresenta un notevole miglioramento rispetto alla Sapin 2 e porta la Francia in linea con il resto d’Europa in termini di protezione dei whistleblower.

Germania

In corso

LIl gabinetto federale tedesco ha approvato una bozza del governo per la legge sulla tutela dei whistleblower nel luglio 2022 ed è stata approvata dal Bundestag il 16 dicembre 2022. Il prossimo passo vedrà la legislazione dirigersi verso il Bundesrat e potrebbe entrare in vigore verso marzo 2023.

Grecia

In corso

Gran parte del lavoro relativo al processo di recepimento in Grecia rimane incompleto ed è stato frenato a causa di ritardi e mancanza di trasparenza. La pressione è cresciuta, in particolare a seguito di un recente scandalo, anche se non c’è una data di attuazione all’orizzonte. I meccanismi legali esistenti forniscono almeno una protezione parziale ai whistleblower greci, ma sono ben al di sotto degli standard previsti dalla direttiva.

Irlanda

Implementata

Dopo aver mancato la scadenza originale, l’Irlanda ha recepito la Direttiva UE sul Whistleblowing dopo aver approvato il Protected Disclosures (Amendment) Bill 2022 nel luglio 2022. La nuova normativa estende sostanzialmente l’ambito della protezione fornendo maggiore chiarezza sia per i whistleblower che per i datori di lavoro. Un aspetto chiave dell’emendamento riguarda l’introduzione di canali formali di segnalazione presso le aziende che saranno monitorati e applicati dall’Ispettorato della Commissione per le relazioni con il luogo di lavoro.

Italia

Implementata

Le misure a tutela dei segnalanti sono in vigore in Italia da anni (modello 231), ma sono presenti delle carenze che sono destinate ad essere affrontate dalla Direttiva UE sul Whistleblowing. L’Italia non ha rispettato il termine di attuazione e il processo di recepimento si è dimostrato tutt’altro che trasparente con le richieste di un’attuazione urgente sempre più forti. 

Il 2 agosto 2022, la Camera dei Deputati ha approvato il Disegno di legge, recante “Delega al Governo per il recepimento delle direttiva europee e l’attuazione di altri atti normativi dell’Unione Europea – Legge di delegazione europea 2021”. Tra le direttive europee si trovava la numero 1937 del 2019 riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione (chiamata in breve “Direttiva Whistleblowing”). 

Venerdì 9 dicembre, a 24 ore dalla scadenza della legge delega, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo per il recepimento della Direttiva UE 1937/2019, che ora è in attesa dei pareri della Camera.

 

Lettonia

Implementata

Nel 2018, la Lettonia ha adottato una legge sulle denunce di irregolarità che presentava numerosi difetti. Questi problemi sono stati affrontati quando il Paese ha recepito la Direttiva 2019/1937 il 20 gennaio 2022, con le nuove misure entrate in vigore il 4 febbraio 2022. Sebbene la nuova legislazione attui i requisiti della direttiva, non sono stati esclusi miglioramenti in futuro, come l’introduzione di un meccanismo di ricompensa per i whistleblower.

Lituania

Implementata

Come la vicina Lettonia, la Lituania disponeva già in precedenza di una legislazione dedicata alla tutela dei segnalanti prima dell’adozione della Direttiva UE sul Whistleblowing. Sono state però apportate modifiche al quadro giuridico esistente e aggiunte maggiori tutele che sono entrate in vigore nel febbraio 2022, recependo la normativa dell’UE nel diritto nazionale.

Lussemburgo

In corso

Poco dopo la scadenza del recepimento della Direttiva UE sul Whistleblowing, alla fine del 2021, il governo lussemburghese ha emesso un disegno di legge a riguardo. Il processo è ancora in corso e il Paese intende creare un quadro completo, coerente, facilmente comprensibile e accessibile per la protezione dei whistleblower. Il Lussemburgo andrà oltre il campo di applicazione della direttiva, prevedendo maggiori tutele per i segnalanti, e il programma di coalizione prevede un rapido recepimento delle nuove misure nel diritto nazionale.

Malta

Implementata

La legislazione sulla protezione dei whistleblower è in vigore a Malta dal 15 settembre 2013 sotto forma di “legge sui whistleblower (Cap 527”). il Paese lo ha modificato nel dicembre 2021, approvando un disegno di legge chiamato “Protection of the Whistleblower (Amendment) Act 2021” che ha recepito la direttiva, rafforzando e ampliando la tutela dei segnalanti.

Paesi Bassi

In corso

La Wet Huis voor klokkenluiders oppure Dutch Whistleblower’s Authority è la legislazione esistente a tutela dei segnalanti nei Paesi Bassi. La legge è stata criticata per avere una serie di punti deboli ed è destinata a essere rinominata in Wet Bescherming Klokkenluiders al momento del recepimento della Direttiva UE sul Whistleblowing. Le sue carenze saranno colmate e i Paesi Bassi saranno allineati agli standard universali dell’UE.

Polonia

In corso

Mentre la Polonia ha mancato la scadenza originaria, il Ministero della Famiglia e delle Politiche Sociali ha preparato una nuova legge: “il progetto di legge sulla protezione delle persone che segnalano violazioni della legge”. È ancora in fase di valutazione prima di essere presentato al Sejm (camera bassa del parlamento). All’entrata in vigore, la nuova legge conterrà numerosi miglioramenti circa la tutela dei whistleblower, come prevenire ritorsioni e consentire la possibilità di effettuare segnalazioni anonime.

Portogallo

Implementata

Il Portogallo ha implementato le nuove misure previste dalla Direttiva UE sul Whistleblowing il 20 Dicembre 2021 attraverso la Proposta de Lei 91/XIV che entreranno in vigore il 18 giugno 2022. Il governo portoghese ha preso molto sul serio il processo di recepimento, infatti è stato caratterizzato da velocità d’esecuzione e mancanza di pubblicità.

Repubblica Ceca

In corso

Anche se il governo ceco ha presentato il suo progetto di legge sulla tutela dei segnalanti il 9 febbraio 2021, il paese non è ancora riuscito a recepirlo entro la data di scadenza a metà dicembre dello stesso anno. L’attuale bozza passa ora alla procedura di commento interministeriale e solo successivamente sarà ripresa dalla Camera dei Deputati. Data la natura lunga e controversa del processo finora, si prevede che la legge non entrerà in vigore prima dell’inverno 2022 o della primavera 2023 al più presto.

 

 

Romania

Implementata

La Romania è stata tra i paesi che hanno mancato il termine iniziale di recepimento e finalmente sono stati compiuti progressi a metà estate 2022. Il 6 luglio 2022 il parlamento rumeno ha adottato una nuova legge a tutela dei segnalanti (“Legge n. 571/2004”) ed è stata impugnato da un gruppo di deputati e portato alla Corte Costituzionale. Il caso è stato archiviato e la nuova legislazione apporta miglioramenti significativi e attesi da tempo per i whistleblower in Romania, oltre a portare il paese in linea con i nuovi standard di protezione dell’UE.

Slovacchia

In corso

La Slovacchia ha stabilito le sue misure esistenti per proteggere i segnalanti sulla base della legge n. 54/2019 sul Whistleblowing Coll sulla protezione delle persone che segnalano attività antisociali che ha sostituito la precedente legislazione del 2014. Dato che l’attuale legge coincide sostanzialmente con gli obblighi della direttiva, si prevede che il recepimento sarà ottenuto mediante un emendamento.

Slovenia

In corso

Il governo sloveno ha tenuto una serie di consultazioni sull’attuazione della Direttiva UE sul Whistleblowing. Una seconda tornata di colloqui dovrebbe tenersi una volta che il ministero della Giustizia preparerà una nuova bozza. La Slovenia dispone di misure limitate a protezione dei whistleblower, ma non soddisfano i requisiti della direttiva.

Spagna

In corso

La Spagna non dispone attualmente di norme uniformi sulla protezione dei whistleblower e le disposizioni sono considerate limitate. Il Ministero della Giustizia ha iniziato a lavorare su un disegno di legge a metà del 2020 ed è stato aperto alla consultazione pubblica fino alla fine di gennaio 2021. Nel marzo 2022 il Consiglio dei ministri ha approvato una bozza preliminare per il recepimento della Direttiva UE Whistleblowing, attualmente in fase parlamentare.

Svezia

Implementata

Dopo la Danimarca, la Svezia è diventata il secondo stato membro dell’UE a recepire la Direttiva. La Genomförande av visselblåsardirektivet è stata approvata a fine settembre 2021 prima di entrare in vigore il 17 dicembre 2021. La Svezia disponeva di misure in anticipo, ma non avevano clausole che garantissero l’anonimato e la riservatezza dell’identità del segnalante, una grave mancanza che è stata rettificata dall’attuazione della nuova legislazione dell’UE.

Ungheria

Non iniziato

La Direttiva UE sul Whistleblowing non è stata recepita in Ungheria e attualmente non sono disponibili disegni di legge né sono state pubblicate informazioni sullo stato del processo di attuazione. Di conseguenza, non è chiaro quando il Paese attuerà la nuova legislazione a tema whistleblowing.

 

 

Uno sguardo oltre il confine dell'UE

Svizzera

Non verrà implementata

Le società svizzere con filiali nell’UE con 50 o più dipendenti sono soggette al diritto dell’UE e devono, quindi, agire e implementare canali di segnalazione interni ai sensi della Direttiva. Le organizzazioni in Svizzera che non sono direttamente interessate dalla normativa sono tuttavia invitate a rispettarla per dimostrare una buona governance e identificare le irregolarità interne in una fase iniziale al fine di ridurre al minimo i danni che ne derivano.

Regno Unito

Non verrà implementata

Il Regno Unito non ha alcun obbligo legale di recepire la Direttiva UE sul Whistleblowing dopo la Brexit, ma come la Svizzera, le nuove misure si applicheranno alle imprese britanniche che operano nell’Europa continentale al di sopra di una certa dimensione. Il Regno Unito ha una propria legislazione nazionale circa la tutela dei segnalanti nella forma del PIDA che è stato criticato in quanto obsoleto ed eccessivamente complesso.

Ringraziamenti

EQS Group desidera ringraziare le seguenti organizzazioni e partner per aver contribuito nella realizzazione del whitepaper:

EQS Integrity Line partner cogit logo
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